Maurits Cornelis Escher è uno dei più famosi grafici e illustratori di tutti i tempi. Le sue creazioni, geniali e visionarie, hanno segnato l'immaginario collettivo del Novecento e dei nostri giorni. Ha saputo confrontarsi con i temi dell'universo geometrico e numerologico (spesso in anticipo sulle ricerche degli stessi specialisti, oppure in prodigiosa contemporaneità), misurandosi con i concetti di spazio e d'infinito e, quindi, di tempo e di eternità. Ma Escher è stato anche e soprattutto un grande artista, profondo conoscitore della storia dell'arte e in costante contatto con gli ambienti culturali italiani ed europei. Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher è amato da chi conosce l'arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Attraverso circa centotrenta opere, la monografia esplora l'universo singolarissimo di Escher, che ha vissuto in Italia fra le due guerre. Il percorso si snoda attraverso cinque sezioni che raccontano la varietà e la complessità del suo lavoro (dagli esordi alle tassellature, dalle metamorfosi ai paradossi geometrici) consentendo di "entrare" nelle sue creazioni, dove confluiscono innumerevoli temi e suggestioni: dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica, senza dimenticare l'intreccio con il tessuto artistico della sua epoca e di quelle passate. Le sue straordinarie opere, che hanno influenzato anche il mondo del design e della pubblicità, sono una sfida alla percezione e rappresentano un unicum nel panorama della storia dell'arte di tutti i tempi. Un mondo onirico regolato da leggi matematiche in cui tutto è possibile, anche l'impossibile, come i vortici di scale che si dividono, si diramano, si issano su supporti invisibili. "Immagini mentali, da sogno, intelligibili per gli altri solamente attraverso immagini visive", come affermava l'artista stesso.