Johannes Cochlaeus nella sua Brevis Germaniae Descriptio rammentava nel 1512 che «Trento è la frontiera della Germania verso l'Italia, dove gli abitanti parlano la lingua italiana e la tedesca». Su questa frontiera, e sugli scambi artistici che ne sono nati durante il Rinascimento, il Castello del Buonconsiglio organizza una grande mostra per festeggiare il centenario della sua istituzione come museo (1924-2024). Il passaggio di Albrecht Dürer in Trentino, avvenuto nel 1494-1495, costituisce un episodio di grande rilevanza nella carriera del maestro norimberghese e nelle dinamiche dei rapporti artistici fra la Germania e l'Italia, lasciando tracce non indifferenti nella regione di Trento e nei territori dell'Adige. La mostra con il suo catalogo si propongono di visualizzare la presenza - fugace ma particolarmente significativa - di Dürer in Trentino con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti, evidenziando come, e in quali modi, la sua arte abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive. Sarà poi l'occasione per registrare la presenza di altri artisti d'oltralpe nel territorio, come Martin Schongauer e Friedrich Pacher, oltre a ricostruire l'attività dei coevi pittori italiani, quali Marcello Fogolino, Girolamo Romanino e Dosso Dossi, attivi al servizio del vescovo Bernardo Cles, promotore della costruzione e della decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio e consigliere di Massimiliano I, presso cui prestò servizio lo stesso Dürer.