Il volume presenta il complesso argomento della ricezione dell'arte di Caravaggio a Genova. Inoltre approfondisce gli studi sull'Ecce Homo di Caravaggio, custodito a Palazzo Bianco, dal punto di vista della tecnica esecutiva, della storia critica e della vicenda collezionistica. I saggi ripercorrono il variegato panorama artistico della città, nella periodo di suo massimo splendore, il Seicento, nel quale la Repubblica e il suo patriziato ne hanno determinato le sorti, anche nel campo dell'arte. Dagli studi sull'Ecce Homo si approda al rapporto tra Caravaggio e i collezionisti genovesi (Ottavio Costa, Giovanni Andrea I Doria, Marcantonio Doria e Vincenzo Giustiniani) tessendone i rapporti con le città di Roma e Napoli e della sua influenza su pittori come: Bernardo Strozzi, Domenico Fiasella, Luciano Borzone, Gioacchino Assereto e Orazio De Ferrari. Un altro capitolo riguarda i Caravaggisti "forestieri" presenti a Genova o nelle collezioni locali: Bartolomeo Cavarozzi, Simon Vouet, Orazio Gentileschi, Gherardo delle Notti e Matthias Stom. Prefazione di Lauro Magnani.