Allestito da Alessandro Longhi, che ne curò la stampa fra il 1762 e il 1763, il "Compendio" accoglie i ritratti e i profili biografici di venticinque artisti rappresentativi della scuola veneta settecentesca. Partecipano all'ideale adunata diversi eccellenti maestri ormai scomparsi - Nicolò Bambini, Sebastiano Ricci, Gregorio Lazzarini, Antonio Balestra, Giovanni Battista Piazzetta - nel ruolo di veri e propri numi tutelari, e poi la folta schiera di quei professori che nel 1756, con pubblica permissione, avevano dato vita alla locale Accademia di Pittura e Scultura. La silloge calcografica, consacrata al senatore Almorò IV Giovanni Francesco Pisani, esponente di una stirpe nobiliare fra le più insigni della Serenissima e patrono di Alessandro, mirava a fornire, con palesi finalità celebrative, una sorta di catalogo illustrato dei membri dell'istituto, a cominciare da Giovanni Battista Tiepolo, suo primo presidente, senza omettere, per ragioni di fama e prestigio, il pittore veronese Giambettino Cignaroli. Questo volume offre, per la prima volta, l'edizione critica dell'opera, contestualizzata nell'ambito della letteratura artistica coeva.