Nel 2005 Adrian Piper emigrò segretamente dagli Stati Uniti e passarono diversi mesi prima che qualcuno si rendesse conto che era scomparsa. Riapparsa a Berlino, vi è stabilita, rifiutandosi costantemente e fermamente di tornare negli Stati Uniti o di spiegare il motivo per cui se ne fosse andata. Molti presumono che la causa sia la scoperta che il suo nome fosse stato inserito nella lista dei viaggiatori sospetti del Dipartimento di sicurezza dei trasporti degli Stati Uniti. Altri evidenziano la cessazione forzata della sua cattedra da parte del Wellesley College. Altri ancora ipotizzano che la presidenza di George W. Bush, il razzismo americano o l'invasione dell'Iraq l'abbiano indotta ad andarsene. Tutte queste congetture sono infondate. "Fuga a Berlino. Memorie di viaggio" è un avvincente racconto autobiografico che fornisce un resoconto completo dei fatti.