Il libro si occupa di pittura di ritratto, selezionando le opere da esaminare in un vasto orizzonte geografico e cronologico, con attenzione rivolta soprattutto al periodo tra Cinque e Seicento. I ritratti scelti a oggetto dell'indagine sono interrogati dal punto di vista dell'iconografia, col proposito, non di riconoscere le identità degli effigiati, ma di individuare, attraverso lo studio delle messinscene, degli indizi compositivi, degli accessori caratterizzanti (ventagli, guanti, acconciature, teschi, libri, fiori ...) determinate tipologie: ritratti di matrimonio, di fidanzamento, di famiglie, di defunti sul letto di morte, volati in cielo o rappresentati in effigie, di vedove. Interessa indagare sulla risposta che la ritrattistica fornisce alle grandi tematiche della vita umana: l'amore e la morte. I cinque saggi, raccolti in questo volume e rifusi in capitoli, si integrano e convergono a formare un insieme coerente, che dà forza e nuova vitalità a un percorso di ricerca ancora poco frequentato dagli studi storico-artistici.