Con "Colori e suoni delle origini" il cerchio sembra chiudersi: l'improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Benetti, rende possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant'anni fa da McLuhan. Ci troviamo in una situazione "normalizzata", infatti, dove viene a crearsi una sinestesia tra immagini e suoni di sapore avanguardistico, futurista in primis, ma con un impatto assolutamente contemporaneo".