Il lavoro di Massaia, che può vantare molti anni di studi relativi all'architettura torinese a cavallo dei due secoli, prende in analisi i nomi più prestigiosi dell'epoca. Un apposito capitolo è dedicato ai "neomedievali" e conclude lo studio un repertorio di altri architetti torinesi che si sono mossi tra eclettismo, liberty e déco.