L'Argentina ha da sempre una vicinanza ideale con l'Italia, nel calcio e nella storia. Sono molti, infatti, i 'tanos' - così vengono chiamati gli emigrati italiani - che giunsero in Sud America in cerca di fortuna, contribuendo all'anima, all'economia e alla cultura argentine. Tra loro anche Paolo Zanetti, il bis-nonno di Javier, partito dal Friuli alla fine dell'Ottocento. Il giorno in cui ha visitato Sacile, paese d'origine del bisnonno, l'ex capitano dell'Inter e della Selección ha sentito forte dentro di sé il legame indissolubile che unisce il popolo italiano a quello argentino. È un rapporto sentimentale, costruito da un vincolo di sangue e dalla grande passione per il 'fútbol'. Un legame che ha visto campioni leggendari calcare i campi da gioco, da Kempes a Maradona, da Caniggia a Batistuta, da Cambiasso a Messi. Una storia che ha patito i fischi all'inno argentino nella finale di Italia '90, ma che ha anche visto la grande festa di una Napoli che sembrava Buenos Aires per il Mondiale conquistato dall'Albiceleste in Qatar. Dal 1978 al 2022 si sono disputati dodici campionati del mondo di calcio. Di questi ben tre li ha vinti la Selección. Zanetti ripercorre questi quarantaquattro anni portando il lettore alla scoperta del suo Paese, approfondendone le tradizioni e le passioni, i momenti gloriosi e quelli bui, fino a indagare il significato culturale del tifo. Il tutto attraverso gli occhi di un ragazzo come molti in Argentina, che calcava i campetti di quartiere e sognava di indossare la 'camiseta' della nazionale, e poi di un calciatore di successo, che non ha solo realizzato quel sogno, ma è anche diventato un capitano leggendario. Intrecciando i ricordi personali all'epica di partite senza tempo, Zanetti racconta i momenti di rivalità e di contatto tra due nazioni «cugine», divise dall'oceano, ma vicinissime per scambi, tradizione e cultura.