Casey Stoner non era un pilota come gli altri. Tifosi e giornalisti si accorsero presto che avevano di fronte un personaggio diverso da quelli a cui si erano abituati nel corso degli anni; ingegneri e avversari non ci misero molto a rendersi conto che il suo stile di guida avrebbe presto cambiato il modo di vivere le corse. Il mondo del motociclismo aveva già avuto dei piloti che avevano stravolto le regole del gioco, ma la maniera in cui lo fece il giovane australiano colse di sorpresa tutti. Arrivava dalla lontana Australia in un ambiente in cui gareggiavano soprattutto piloti europei, con uno stile di vita e di guida molto diversi dal suo. Aveva degli obiettivi ben precisi e nessuna voglia di farsi scombussolare i piani. Tanti sacrifici e tanta voglia di lavorare sodo portarono Casey Stoner a raggiungere quegli obiettivi che si era prefissato da bambino, con il talento e l'ambizione che contraddistinguono i veri campioni. Le sue gesta lo hanno fatto entrare nel cuore di tanti appassionati: soprattutto di quelli italiani, a cui ha regalato l'impresa unica di un Mondiale con la Ducati. La sua carriera sarà pure finita presto, ma la sua eredità è destinata a rimanere nel tempo.