Da Roma a Capo Nord, in solitaria, su due ruote. 6025 chilometri senza rete mobile o mappe. Una scorribanda picaresca nell'Europa delle strade provinciali, tra borghi austriaci e boschi della Repubblica Ceca. Da una serie di appunti presi dal sellino, trascritti sopra un quaderno sufficientemente ampio da stare aperto sul manubrio a prendere il vento, emergono incontri e nuove amicizie, meditazioni sulla vita e sulla morte, sul tempo e sulle coincidenze del destino. Ma tra un'esigenza viscerale di libertà e l'ideale di una comunità transnazionale, emerge soprattutto un percorso iniziatico - scandito dall'acqua, dai fiumi e dalla pioggia - che si compie nel «vuoto eterno del mare glaciale». Un vuoto capace di accogliere il mondo intero e quello di Luca Scacchetti, geografo degli spazi fisici e dell'interiorità.