Questo libro descrive ascesa e caduta di una leggenda del calcio che solo il destino è riuscito a fermare. Il 4 maggio 1949 un aereo si schianta contro il colle di Superga. Non ci sono superstiti. Perdono la vita le stelle del Torino, i tecnici, tre giornalisti e l'intero equpiaggio del G 212 I-Elce, di ritorno da una partita amichevole contro il Benfica di Lisbona. Muore il Grande Torino, spazzato via in un solo colpo dalla faccia della terra, nella più spaventosa tragedia aerea mai avvenuta nella storia del calcio italiano e, forse, in tutta la storia dello sport. L'autore racconta la storia di quella mitica squadra partendo proprio dal punto in cui altri libri si fermano. Dopo i funerali ci sono ancora quattro partite di campionato da disputare. La squadra giovanile deve farsene carico: sono adolescenti emotivamente a pezzi, che hanno appena perso i loro eroi e che, tuttavia, devono dare il meglio di se stessi. Ricco di testimonianze dirette, questo libro è il risultato di minuziose ricerche, letture, confronti e tante conversazioni. A ribadire ancora una volta come il destino non abbia influenzato solo i diretti interessati, ma intere generazioni.