Siamo tutti buoni a cercare l'essenza del calcio in Messi, Ronaldo, la Premier. Pretendere di trovarla in Grecia è più difficile. Per questo, Matteo Albanese ha assunto su di sé il compito di delineare la magia del Karaiskakis, le folli notti al Toumba, il Panathinaikos nel '71 a Wembley e l'impresa per eccellenza: il terzo poema omerico, Euro 2004. Raccontato in tutte le sue forme, in tutte le sue sfaccettature. Non speriate di trovare in queste 160 pagine una mera narrazione. Ambite invece a reperirne un lavoro di nicchia, che vi introduca a un calcio genuino pur se spinto all'estremo. "Quando l'arbitro ha concluso la partita, è stato come se fosse andata via la luce. Un altro spazio vuoto nella mia memoria, il perenne sorriso di un idiota sul mio volto per non so quanti minuti. Momenti indimenticabili". Theodoros Zagorakis