Negli ultimi anni, un movimento nato dal basso come quello delle palestre popolari ha stravolto il modo di concepire il pugilato, travolgendo, insieme agli stereotipi di genere, l'intero modo di pensare e praticare questo sport. Così, mentre in tutte le città italiane sono fiorite innumerevoli società dedicate alla "nobile arte", la boxe ha vissuto una seconda giovinezza, riscoprendo, insieme alla sua tradizione più autentica, anche un'altra vocazione: quella di essere uno sport per tutte e tutti, un modo per prendersi cura del proprio corpo e della propria testa ma anche una pratica utile a conoscere i propri limiti, e a superarli, nel più rigoroso rispetto degli avversari. "Il pugilato per tutti e tutte" parla esattamente di questa "nuova" disciplina sportiva. E a chi si accosta al mondo dei guantoni partendo dal ring di una palestra popolare offre informazioni indispensabili sulla tecnica di base insieme a una storia dei momenti salienti della boxe e a una serie di ritratti dedicati ai suoi protagonisti. Non solo un manuale, dunque, ma un'occasione per riflettere e per confrontarsi sulla dimensione etica insita nel cuore dello sport popolare.