Ci sono le classiche (allungo, carovana, manubrio), quelle romantiche (bacio, cotta), quelle goliardiche (piss stop, trombatura, miciola), quelle autobiografiche (la presa della pastiglia) e quelle semplicemente improvvisate, che nascono dall'intuizione di un momento, da una complicità e da una passione comune che si rafforza telecronaca dopo telecronaca. Riccardo Magrini, per tutti "Il Magro", e Luca Gregorio sono le voci del ciclismo di Eurosport e con le parole non si limitano a commentare le corse: piuttosto ci giocano in modo unico, attingono a un patrimonio consolidato dalla tradizione e lo rimodellano mescolando tecnicismi e goliardia, lo contaminano con riferimenti ora alti ora prosaici, lo reinventano per sintetizzare in un'espressione intere parabole umane. E con "Fagianate, scatti e scie" di queste parole propongono una insindacabile selezione. Perché, come ha scritto Paolo Condò nella sua prefazione, «quella di Riccardo e Luca è una lingua "aumentata", ed era nella logica delle cose che questa neolingua si dotasse di un dizionario».