"Di padre in figlio" si legge su una delle bandiere inalberate nella curva del PalaDelMauro e sui gradoni di tutti gli impianti d'Italia e d'Europa dove la Scandone giochi. Il padre è Gigetto Valentino, grande giocatore della squadra che dal campetto di Via dei Conciliis arrivò a conoscere i parquet, trascinatore biondo con una energia infinita, purtroppo prematuramente scomparso. Il figlio è Vincenzo, già atleta e ora tifoso appassionato e infaticabile, custode fedele della testimonianza non soltanto paterna. In quell'annuncio di sequenza temporale nella trasmissione di un'eredità immateriale e preziosa c'è il paradigma di un sentimento che da familiare è diventato di una collettività, la saldatura di un legame che costituisce il capitale sociale impagabile della Scandone ad Avellino; il suo essere autenticamente un bene comune la cui portata va anche oltre l'ambito sportivo. Per celebrare l'anniversario dei 70 anni della società, un libro che raccoglie la storia, le testimonianze, i documenti e le immagini della Scandone che attraverso il basket ha portato il nome dell'Irpinia alle massime ribalte in Italia e in Europa.