Un tempo famosa e decantata località turistica, invitante e propositiva, nella seconda metà del XX secolo Agordo si è trasformata nel capoluogo di vallata legato ai servizi comprensoriali, al terziario e ancor più all'industria (quella dell'occhiale), trascurando le peculiarità che fino agli anni Sessanta ne avevano divulgato l'immagine di accogliente centro di soggiorno, soprattutto per le famiglie. Oggi Agordo e la Conca Agordina con La Valle, Rivamonte, Voltago-Frassené, Gosaldo e Taibon Agordino, possono ancora ritrovare quell'antica attitudine all'accoglienza dell'ospite. Rinunciando a presentarsi solo come punto di sosta o base di partenza per mete più rinomate e lontane del comprensorio dolomitico, possono proporre un'offerta turistica originale, di sapore antico, semplice e sostenibile, ricca anche dei suggerimenti descritti in questi itinerari. Venticinque escursioni che possono aprire finestre su un paesaggio che inizia nella Val Clusa (al limite meridionale della Comunità Montana Agordina) e si conclude al cospetto della Civetta passando per Valle Imperina, il Broi, il Còl di Luna, sui percorsi alla base dell'Agnèr, della Moiazza e della Valle di San Lucano, ma anche in tante altre località ugualmente belle, parte di uno scenario accattivante, di sicura valenza culturale e naturalistica.