"Paranze. Fatti, dati e miti" di Francesco Feola, rappresenta un contributo innovativo alla cultura abruzzese, spesso relegata alla montagna e ai pastori, a discapito della sua ricca tradizione marittima. Feola, con la sua profonda esperienza del mare, rivela attraverso la paranza - l'antica barca da pesca abruzzese - un patrimonio culturale complesso e quasi dimenticato. Recuperando miti, leggende e testimonianze dirette dei pescatori anziani, l'autore restituisce vita a una storia scomparsa, intrecciando biografie e consuetudini in disuso. Descrivendo con precisione la struttura della barca, le dinamiche sociali e la religiosità della comunità marittima, Feola combina dettagli storici con narrazioni vivide e racconti dalla viva voce dei protagonisti. L'opera, infatti, non si limita a essere un documento accademico, ma si presenta come un affascinante ritratto della vita dei pescatori, che sfiora l'epicità e il realismo magico.