"Il Grande Libro del Ghiaccio" si dipana tra la lotta millenaria dell'uomo con il gelo e il radicale rovesciamento dei valori tra Settecento e Novecento, con la scoperta romantica dei ghiacciai, la neve degli sciatori e l'invenzione del ghiaccio artificiale, cioè la sua produzione a scopo alimentare, industriale e medico. Fino alla crisi attuale, in cui l'uomo prende coscienza della propria responsabilità di fronte alla fusione dei ghiacciai. Il ghiaccio è un mondo a sé: misteriosamente fuggevole e drammaticamente fragile. Abbiamo imparato a temerlo e ammirarlo nel corso dei millenni. Esplorarlo nel tempo del riscaldamento climatico è diventato necessario.