Per come l'hai costruita e raggiunta, per gli avversari con i quali ti sei misurato e hai sconfitto, per il luogo o le circostanze in cui l'hai riportata, la magia della vittoria non si ripete mai uguale. Anche per me è così: la prima in assoluto; la prima nel campionato del mondo rally; quella conquistata di forza o quella inventata con l'astuzia. Quella in cui il cuore ha prevalso su piede e cervello. Ventotto volte il destino ha fatto sì che lungo la mia carriera incrociassi il successo, diciassette quelli nei rally di più alto livello. Impossibile decidere una classifica. Eppure, fra tutti, uno prevale prepotente nella mia memoria: la vittoria al Safari del 1988. Una vittoria perfetta, perfino storica. Non ero indicato tra i favoriti e la Lancia non l'aveva mai spuntata nel rally del Kenya, una sfida unica nel suo genere e perciò ineguagliabile, la più difficile, spietata e imprevedibile di sempre per uomini e mezzi. Forse per il fatto che oggi il Safari è ridotto a un rally come gli altri e del suo leggendario passato non rimane che il nome e non lo spirito, o magari perché curiosi di quella strepitosa stagione della Lancia si sta, ahimè, perdendo la memoria, è nato, se così si può dire, questo libro che parla non tanto e non solo di Miki Biasion in Africa orientale, quanto dell'epopea della Delta al Safari riassunta in due numeri: 6 presenze, 3 affermazioni. Coinvolgendo, come in altri miei intermezzi letterari, Maurizio Ravaglia che, da giornalista, di rally del Kenya all'epoca ne ha raccontati dal vivo una dozzina, ha preso corpo questo diario-documentario in cui alle gioie e alle delusioni provate al volante, e agli episodi di gara più significativi e curiosi, ho voluto accompagnare la testimonianza del Safari vissuto dietro le quinte: dalla preparazione delle varie versioni della Delta "Africa" alle diverse fasi e ai segreti della pianificazione della competizione equatoriale. Con il piacere e l'ambizione di far rivivere l'atmosfera di quella Mille Miglia africana e quel tempo pieno di fascino.