L'autrice trasforma il potere della storia in narrazione avvincente: liberandosi dai lacci accademici ma senza tradire il rigore della ricerca delle fonti e della ricostruzione compone un quadro che proietta il lettore in una realtà che, al di là della suggestiva ricostruzione del contesto, ammalia soprattutto per ciò che afferisce all'umano: la sua oggettiva fragilità a cui fa da contraltare una straordinaria forza intrinseca, l'abilità coniugata alla passione che spinge oltre la sofferenza, il desiderio di avventura, la natura nella sua selvaggia e talora feroce bellezza.