La città in Max Weber è il cardine sociale, culturale centrale di ogni cultura. In Occidente essa connota storicamente lo sviluppo e il cammino rivoluzionario sino alla modernità. Le forme storiche di aggregazione, tribali, di sinecismi, sino alla città medioevale, alla città Comune, agli stati, si affiancano alle forme di legittimazione del potere che nei saggi metodologici weberiani sono scolpiti negli idealtipi. La legittimazione del potere di origine divina, i mutamenti rivoluzionari che portano alla modernità democratica che attribuisce tale fondamentale compito ai governati, permettono al monumentale lavoro di M. Weber di riprendere in forma nuova il saggio "la città", il potere non legittimo e il carisma democratico come eccezionali forme di tale legittimazione. A queste forme di legittimazione democratica si richiama il rapporto - stampa della conferenza di Vienna del 1917 pubblicato nella MWG, l'edizione critica dell'opera omnia di M. Weber.