"Sebbene qualcuno faccia risalire a Erodoto i primi passi dell'antropologia culturale, in realtà questa disciplina è assai più giovane, una tra le più giovani tra quelle insegnate nelle nostre università. I primi passi in questo nuovo campo di studi vennero mossi nella Londra di fine Ottocento, in piena epoca vittoriana, quando l'impero britannico era al massimo della sua espansione. Un dato questo non casuale: fu infatti proprio grazie al fatto che i sudditi di sua maestà la regina avevano a che fare con popolazioni di quasi ogni angolo del pianeta che cominciò a svilupparsi una curiosità, via via trasformatasi in disciplina scientifica, verso 'l'altro', il diverso, che allora veniva chiamato generalmente 'selvaggio' o 'primitivo'. Si può dire che questa 'attrazione' nei confronti del diverso sia per certi versi una specificità della cultura occidentale. Talvolta era anche finalizzata a scopi meno nobili di quelli puramente scientifici degli studiosi, ma si dà il fatto che non si sono registrate forme così sviluppate di interesse verso l'altro in società extra-occidentali." Pixel, la risposta a ogni esigenza di sapere. In omaggio online: contenuti integrativi e versione digitale del testo.