«Dopo l'orgia, "momento esplosivo della modernità, della liberazione in tutti i campi"... verrebbero il trans-politico, il trans-sessuale, il trans-estetico, il trans-economico. Baudrillard descrive il crollo di tutti i codici, e ci si rende conto che questo "trans" non è un al di là, né un superamento, né la "fase ulteriore" di uno sviluppo, ma piuttosto la contaminazione reciproca di tutte le categorie, la confusione dei campi, la sostituzione di una sfera all'altra. Oggi solo i "fenomeni estremi" attirano quel poco di attenzione che ancora resta: l'Aids, i virus informatici, il terrorismo, i crack di Borsa. Tutti gli avvenimenti della vita sociale si "toccano" e si contaminano... ma non possono toccarci perché sono privi del loro referente, del loro contesto, della loro storia, di ciò che li definiva come fenomeni particolari e identificabili... "Le cose continuano a funzionare, ma sono scollegate dalla loro idea, dal loro valore, dalla loro origine, dalla loro destinazione"».