Una ricerca antropologica partita da Rivamonte Agordino e centrata sulla figura del minatore diventa occasione per rivelare come funzionava nel Novecento l'intero sistema socio-economico dell'area, nel quale il lavoro in miniera non poteva prescindere da altre attività come quelle del boscaiolo, seggiolaio, contadino, allevatore. L'ambiente lavorativo e familiare viene ricostruito avvalendosi delle memorie dei testimoni (uomini e donne) di Rivamonte e illustrato con disegni tratti da schizzi prodotti dai testimoni stessi.