Questo libro si occupa, soprattutto nella «seconda parte», del problematico rapporto fra tattica e strategia. Oggi i gruppi sociali al potere sono tenuti a risolvere i problemi della quotidianità, ma senza dimenticare i grandi ideali di eguaglianza e giustizia sociale, allo scopo di dar corso a un nuovo riformismo, né minimalista né massimalista, bensì consapevole che il progresso tecnico non è di per sé sufficiente a garantire una società più giusta.