Il libro si occupa del concetto di «comunità» come base, esistenziale e storica, del sociale, essenzialmente differenziato rispetto al significato in cui compare nella classica opera di Ferdinand Tönnies, ma anche, ovviamente, diverso dal senso ad esso attribuito dai nazisti con il loro tragico, razzistico motto «Blut und Boden». La comunità è il vissuto quotidiano dei conviventi in un determinato territorio ed esprime pertanto la vita collettiva nel suo specifico svolgersi quotidiano, al di là di ogni calcolo grettamente utilitario e delle «leggi» del mercato. Il vissuto alimenta il teoretico.