Dal mare color del vino del racconto omerico sono migrate per giungere fino a noi, saltando come delfini da un genere all'altro, risalendo le correnti della rappresentazione, dall'oralità alla scrittura, dalla poesia alla pittura, dal cinema alla televisione, dall'analogico al digitale. Sono le sirene, che nel corso del loro viaggio interminato e interminabile hanno cambiato più volte sembiante. E continuano ad affiorare alla superficie della contemporaneità dai gorghi del nostro immaginario proprio perché restano i simboli della fluidità dell'essere. Il canto delle sirene ci seduce come la voce dell'amante natura che sembra volerci parlare, per poi voltarci le spalle incompresa. E tornare a inabissarsi nel suo mistero.