Nonostante la narrazione salvifica, la gestione autoritaria dell'emergenza pandemica ha avuto effetti disastrosi, tanto nei paesi occidentali che nel Sud globale. Inoltre, essa ha inaugurato un nuovo stile di controllo sociale, che impone di rinunciare a vivere per evitare di morire. È quindi indispensabile elaborare una lettura radicalmente diversa degli eventi per non arrivare impreparati alle prossime "emergenze". A partire dall'antropologia e dalle scienze sociali, è possibile immaginare approcci terapeutici in grado di contenere le disuguaglianze, valorizzando vecchie e nuove reti di solidarietà. Ascolto, ragionevolezza e cure decentrate, come alternativa ai diktat, spesso incongruenti, imposti dall'alto. Prefazione di Wolf Bukowski.