Cinquant'anni fa Raymond Aron (1905-1983) dava alle stampe un fortunato volume tratto dalle sue lezioni universitarie, "Le tappe del pensiero sociologico" (1967), in cui analizzava i primi sette fondatori della sociologia, definita «una filosofia della società». Partendo da Montesquieu, attraverso Comte, Marx, Tocqueville, Durkheim, Pareto, si fermava a Weber, agli albori del XX secolo. Odoya riprende quel progetto e lo trasporta al presente, adeguandolo alle esigenze del lettore di oggi. "Nuove tappe del pensiero sociologico" riprende il discorso dal punto in cui l'aveva lasciato Aron, dipanando l'argomento con maggiore sinteticità e una pluralità di voci. Dai primi del Novecento a oggi, la sociologia è cresciuta, ponendosi come la più acuta forma di critica della società, necessaria alla sua comprensione, e quindi predisponendola al cambiamento. Questo libro è organizzato in monografie redatte da specialisti del settore, in cui sono evidenziati i tratti salienti di ogni pensatore, assieme a un profilo bio-bibliografico. Testi agili e informati che si possono leggere come singole voci e che, nell'insieme, presentano un panorama esaustivo del pensiero sociologico dell'ultimo secolo. "Nuove tappe del pensiero sociologico" traccia una parabola che parte da Max Weber, il massimo sociologo della modernità, e si conclude con Zygmunt Bauman, il pensatore della liquidità sociale. Una traiettoria complessa, dove si affollano studiosi dalle diverse tendenze, il cui apporto alla comprensione della società ha contribuito a cambiare il mondo.