Il volume è articolato in tre sezioni. La prima di carattere storico-giuridico, approfondisce l'uso strumentale e politico della frenologia nel nuovo Stato unitario riguardo all'amministrazione della giustizia penale: un tema che chiamò in causa un ventaglio di saperi, suscitando un vivace dibattito tra cultori delle scienze mediche e studiosi del diritto. La seconda, con attenzione alla filosofia delle scienze sociali, indaga il controverso rapporto tra alienistica nascente e frenologia prendendo in esame, da un lato, i racconti di Edgar Allan Poe, dall'altro, le considerazioni di Auguste Comte, sull'apporto dello studio della mente alla nuova scienza chiamata "sociologia". La sezione si chiude con una riflessione sulla teoria degli affetti di Christian Thomasius. Nella terza, in una prospettiva socio-politologica, si approfondisce la "tipizzazione" della coppia criminale nel pensiero di Scipio Sighele e il significativo contributo di Napoleone Colajanni alla nascita della "sociologia criminale". Spicca, infine, un saggio sulla storia della rivoluzione antipsichiatrica ed anti-istituzionale italiana ed inglese che dagli anni Sessanta in poi rivoluzionerà gli ospedali psichiatrici