La frenologia è una dottrina medico-scientifica inaugurata a Vienna dal medico tedesco Franz Joseph Gall alla fine del diciottesimo secolo ed applicata soprattutto al trattamento della "follia": il suo postulato fondamentale è la suddivisione della massa corticale in un certo numero di funzioni cerebrali tra loro indipendenti, collegate ad altrettante aree del cervello responsabili dello sviluppo (più o meno ampio) delle facoltà di ciascun individuo. Le intuizioni frenologiche suscitarono sin dall'inizio apprezzamenti ed ebbero rapida diffusione fino alla seconda metà del XIX secolo, quando, con l'affermarsi della nuova fisiologia cerebrale, si assistette a una progressiva sfiducia sulle potenzialità della dottrina frenologica, sempre più spesso accostata - neanche troppo velatamente - alle "false scienze".Il volume, attraverso un approccio sociale e psico-pedagogico, intende approfondire il rapporto di esclusione e neutralizzazione che ha caratterizzato per secoli la relazione tra folli e "normali", evidenziando come il concetto di follia sia stato, in gran parte, espressione di una costruzione sociale funzionale alla "società dei sani".