Nel corso degli anni 90 in Italia si evidenzia un serio deficit nell'offerta di infermieri. La situazione è talmente grave che nel 2005 il governo emana un decreto per autorizzare la riassunzione degli infermieri andati in pensione e i contratti di lavoro a tempo determinato di un anno o il pagamento, con tariffe libero professionali, delle prestazioni extra-orario di chi è in ruolo. La risposta che ha più successo è tuttavia l'apertura delle frontiere agli immigrati stranieri. Il flusso immigratorio riesce a tamponare temporaneamente l'emergenza ed inizia una nuova fase nella quale la presenza di infermieri immigrati diventa strutturale a livello nazionale ed anche in Alto Adige.