La teoria in argomento in questo volume è affrontata in maniera inedita ed esaustiva, anche considerando che la violenza potrebbe essere intesa come un carattere adattativo dal punto di vista evolutivo. L'indagine deve necessariamente rivolgersi al passato remoto dell'Homo sapiens, esplorando la sua filogenetica e l'ambiente nel quale egli si è evoluto. La violenza, pertanto, non potrà essere concepita unicamente come una manifestazione patologica per l'uomo, al contrario può essersi rivelata in passato fondamentale per la sopravvivenza. In quest'opera, i parametri classici dell'antropologia, come le mutazioni o le migrazioni umane, sono messi in correlazione con i principi delle Scienze criminologiche quali la personalità del deviante o l'ambiente dove costui è vissuto; ed inoltre viene valutato l'impatto che la violenza ha avuto nella storia attraverso la disamina dei concetti-chiave propri dell'antropologia. La teoria della criminogenesi evolutiva consente altresì di comprendere e prevenire i rischi dovuti alla permanenza dell'uomo nello spazio profondo; è proposta una nuova visione dell'adattamento umano nello spazio esaminato dal punto di vista dell'aggressività.