L'abbigliamento può essere inteso come uno strumento relazionale. Ci mette in comunicazione non solo con gli altri ma anche con il nostro sé. Il nostro modo di apparire influenza l'idea che gli altri hanno di noi, determinandone l'atteggiamento nei nostri confronti, ma ha anche un impatto sui nostri comportamenti, sui nostri pensieri e sulle nostre emozioni. Questo saggio racchiude le evidenze che mostrano il peso del look nell'agire sociale, raccontandolo attraverso gli studi e gli esperimenti che ne hanno provato l'impatto. Dopo la prima edizione da "L'Abito non mente" sono sorte domande di approfondimento da parte di svariate tipologie di lettori, donne e uomini, di diverse età e professioni. Per questo Gaia Vicenzi, aggiornando la passata edizione, ha aggiunto tre capitoli, utili a dare un accento a tre aspetti: l'importanza del make up, la sensualità degli abiti e i loro effetti sulla sessualità, la ricerca costante di uno stile per apparire anche quando non si è più giovani.