Questo libro è la testimonianza di un caso culturale senza precedenti, il caso di qualità Armando Verdiglione. Porta un titolo inesorabile: Il gusto dell'onestà. Si tratta di note, aforismi, lettere, appunti scritti dal 4 aprile 2019 al 19 febbraio 2020 da un intellettuale, scienziato, editore che è stato preventivamente definito di conclamata e specchiata "carriera criminale". Questo saggio di 1300 pagine compie una lucida analisi dell'epoca e del testo occidentale e orientale, ma risulta anche un gesto di testimonianza intellettuale e di scrittura civile, nonostante e attraverso la clausura chiamata detenzione domiciliare. Nessun commento o erudizione accademica in queste pagine vergate sull'orlo della vita. Esse offrono la testimonianza di un'esperienza in atto, quella del Movimento cifrematico, un movimento intellettuale che le circostanze apparentemente avverse non hanno frenato, anzi hanno arricchito di occasioni di elaborazione. L'impresa intellettuale, l'arte e la cultura, l'industria della parola non sono arrestabili, tessono la scrittura di questo libro. Scrive l'autore: "Quando subisci un torto è il destino che ti viene incontro: non il tuo destino, ma il destino della vita nel suo divenire cifra, il destino dell'onestà. Nessuno sfugge all'onestà della vita, nemmeno chi è armato del canone dell'omertà. Togli, dalla vita, l'onestà: e hai l'onestà soggettiva, confessata e professata, l'onestà sociale, hai l'omertà. Il mio statuto non è contemplato dalla convenzione, non è compreso nella prevenzione, non è toccato dal sospetto di pena. È lo statuto della navigazione, lo statuto degli oceani e delle galassie. È lo statuto dell'onestà. In questo libro trovate, convocati nella lettura, soli, lune, aurore, tempeste, il vento, le onde, gli scritti fondatori delle dottrine misteriche di oriente e di occidente, Leonardo, Machiavelli, il cardinale Carlo Borromeo, Rousseau, Marx, Nietzsche, Freud, Hitler, Primo Levi, Putin, Xi Jinping, i governi penalpopulisti, le democrature, le Corti europee dei diritti. E altro ancora".