"Capitalocene" è un termine coniato nel 2016 dal sociologo inglese Jason W. Moore per descrivere un'epoca in cui i parametri più rilevanti che regolano il pianeta Terra non sono più biologici, ma economici. Le azioni e i comportamenti di uomo e natura vengono influenzati dall'esigenza del capitale di riprodursi accumulando una ricchezza fine a sé stessa. Partendo da semplici osservazioni, Silvio Valpreda, artista, scrittore e curatore, racconta come questo cambiamento abbia permeato ogni cosa. Il suo racconto illustrato comincia dal Serengeti e dalle interazioni fra leoni, zebre, masai e bracconieri, poi approda in Scozia tra pecore, chiese e linci, si sposta nella Norvegia delle auto elettriche e dei pozzi di petrolio, atterra a Miami per trovare un legame tra piscine e procioni, guarda al mercato immobiliare di Tokyo e finisce sulla disabitata isola di Lavezzi perché, incredibilmente, anche lì il capitale ha segnato lo spazio e le sorti dell'uomo. "Capitalocene" è un libro che unisce linguaggio visivo e racconto per guardare alla realtà in modo non consueto e svelare le connessioni che stanno dietro le piccole economie del quotidiano e le grandi scelte della finanza.