Quare siletis juristae in munere vestro? La sfida radicale lanciata da Agamben all'indomani del primo manifestarsi del dramma pandemico ha sinora trovato pochi e dissonanti tentativi di risposta da parte della scienza giuridica. Ciò è avvenuto, forse, perché in rare occasioni il giuspubblicista ha impiegato fra i suoi attrezzi del mestiere la filosofia continentale (a differenza di quella analitica), e in particolare la biopolitica, data probabilmente la ossimorica relazione che quest'ultima ha costruito con il diritto. La ricerca prova a ricomporre questo iato (se non ora, quando?), tentando anche di ricondurre a sistema alcuni spunti di interesse provenienti da recenti trattazioni monografiche. Si vuole dimostrare che tutte le teste di capitolo del nostro diritto amministrativo possono essere oggi rilette valendosi delle elaborazioni di Foucault e della c.d. italian theory: funzioni e poteri, teoria della regolazione, diritto pubblico dell'economia, fonti, tutela. Il tema ricorrente è la governamentalità neoliberale come generatrice di eccezioni e l'eterno ritorno dello schmittiano Stato amministrativo, in cui si amministra anche con la legge e la sentenza.