Il volume presenta la prima traduzione italiana della raccolta postuma di saggi e discorsi dell'attivista franco-peruviana Flora Tristán (1803-1844), nota come autrice di un libro di memorie drammatiche, Peregrinazioni di una paria (1838), in cui racconta il suo "destino tormentato" di figlia illegittima e di moglie maltrattata dal marito abusivo. Ma Tristán è anche una delle prime teoriche del movimento operaio e una fondatrice del femminismo europeo. Ideatrice dell'Unione operaia, associazione che mirava alla formazione di un vasto partito proletario, Tristán è anche pioniera della militanza femminista. Questa raccolta mette in luce come l'attivista affronta il rapporto tra classe e genere: pone le basi di un socialismo umanitario e non violento, dove la fede religiosa occupa un posto importante, e promuove l'uguaglianza dei sessi e la centralità della donna proletaria nei processi rivoluzionari.