Dagli anni Settanta sono aumentate le disuguaglianze in tutte le democrazie avanzate, ma non con la stessa intensità. I paesi dell'Europa centro-settentrionale sono riusciti a conciliare di più crescita e contrasto delle disuguaglianze. Il capitalismo anglo-sassone si è caratterizzato per una crescita con forti disparità. Nel Sud Europa (Italia compresa) si sono registrate negli ultimi anni bassa crescita e alte disuguaglianze. Quali sono i fattori economici, politici e istituzionali che hanno portato a queste differenze? E la loro influenza persiste o sta cedendo all'urto di un capitalismo sempre più de-regolato? Basandosi su un'estesa indagine comparativa delle democrazie avanzate, il volume mette a fuoco il rapporto tra la crescita più inclusiva e un capitalismo regolato che lascia meno spazio al mercato. Ne saggia le capacità di resistenza e le pone in relazione, in modo originale, con il contesto politico-istituzionale della democrazia negoziale europea, contrapposta alla democrazia maggioritaria dei paesi anglo-sassoni.