Sottomesse alla tecnologia, alla disponibilità totale e ai ritmi frenetici, le donne del terzo millennio vivono una "liberazione" immaginaria, frutto di una propaganda femminista che - nella realtà dei fatti - ha imposto nuove costrizioni. L'attuale "guerra dei sessi" - alimentata ad arte da un progressismo woke imbevuto di livore e votato alla fluidità individualista - ha scacciato il marito dal nucleo familiare, destrutturando l'ordinamento comunitario e la naturale complementarietà della "cellula fondamentale della società". In un'epoca in cui il progresso si degrada, il controllo sociale si diffonde e le libertà civili diminuiscono, cosa significa veramente essere liberi? Due secoli dopo l'appello di Olympe de Gouges, Anne Trewby e Iseul Turan raccolgono le teorie del femminismo e suggeriscono una via d'uscita dalla modernità e dalla "tirannia dei diritti". Un appello libero, sincero e controcorrente, che smaschera i limiti della narrazione dominante e parla al cuore di ogni donna. Prefazione di Simone Pillon.