Esistono forme di inquinamento simbolico, come l'inquinamento visuale? Quante volte un'immagine ferisce il nostro sguardo? Questo libro è un manifesto per vigilare sugli effetti che gli immaginari (di serialità televisiva, pubblicità, social media, moda, sport) hanno sulla nostra quotidianità, sui nostri valori e sulle nostre credenze. Ogni immagine si insinua in noi e può contribuire, nostro malgrado, se inquinante, a consolidare dentro e fuori di noi razzismo, sessismo, omofobia. Tre studiose di generazioni differenti, in un incontro a più voci, analizzano lo spazio mediale e digitale contemporaneo, proponendoci una nuova prospettiva, volta a destabilizzare proprio quei discorsi visuali che legittimano le discriminazioni sociali: è la prospettiva delle eco-visioni e dell'ecologia degli immaginari. I media sono analizzati come spazi contesi, in cui i principi di visione dominanti sono da rimettere in gioco per dare vita a progetti di visione alternativi.