Questo libro predice il declino delle professioni per come le conosciamo e descrive le persone e i sistemi che le sostituiranno, in un futuro sempre più prossimo. Nella società aumentata di Internet, secondo Richard e Daniel Susskind, gli "intermediari" della conoscenza, cioè figure quali medici, insegnanti, contabili, architetti, consulenti, avvocati e altri tipi di professionisti del Ventesimo secolo, dovranno trasformare il proprio modo di lavorare. Il futuro delle professioni spiega come le tecnologie sempre più capaci metteranno a disposizione di tutti la "competenza pratica" dei migliori specialisti, a basso costo e senza interazioni faccia a faccia. Gli autori sfidano il "grande patto", l'accordo grazie al quale in passato sono stati riconosciuti i monopoli ai professionisti. Sostengono che le professioni attuali sono opache e non più abbordabili e che la competenza dei professionisti migliori è al servizio solo di pochi. Il libro solleva importanti questioni pratiche e morali: in un'era in cui le macchine possono superare gli esseri umani nella maggior parte dei compiti, quali saranno le prospettive di lavoro? Chi dovrà possedere e controllare le competenze online? Quali compiti rimarranno riservati esclusivamente alle persone? Basato sulla ricerca su più di dieci professioni e illustrato da numerosi esempi, questo è il primo libro che mette in discussione la rilevanza nel Ventunesimo secolo delle professioni per come oggi le concepiamo. Prefazione di Carlo Gagliardi.