Lo studioso Paul Scheuermeier (Zurigo 1888 - Berna 1973) arriva in Italia nel periodo politico delicato dell'ascesa al potere di Mussolini per raccogliere annotazioni dialettali e realizzare un atlante linguistico dell'italiano. In occasione del suo primo soggiorno in Romagna, dal 5 gennaio al 25 febbraio 1923, Scheuermeier tiene un diario in cui annota meticolosamente le sue giornate di attività. Si deve al figlio Robert la trascrizionedel diario del padre perché originariamente era stenografato. Nel volume è presente anche la corrispondenza di Scheuermeier. Le fotografie che si possono scorrere nel volume sono corredate da didascalie che descrivono dettagliatamente gli oggetti immortalati e riportano le trascrizioni fonetiche delle espressioni dialettali, sicché il testo tedesco (tradotto in italiano da Laura Iuliano) è intervallato da segni fonetici. È l'ottobre del 1995 quando il Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna scrive al Romanischen Seminar di Berna per chiedere informazioni circa la possibilità di acquisire, per i propri archivi, copia dei documenti prodotti da Paul Scheuermeier nella sua ricerca in Romagna negli anni '20 e '30,