Donne maschiliste di Diego Scarpanti è un saggio completo ed efficace volto a smascherare una serie di stereotipi sul ruolo del femminile e del maschile, camuffati negli ultimi decenni da un equivoco basato sull'inversione, che ha depotenziato il femminile rendendolo oggetto di scambio simbolico, anziché rafforzarlo ed esaltarlo come prometteva. A partire dal ruolo del corpo e della bellezza, e quindi dell'intimità troppo spesso sovrapposta alla pornografia, e facendo riferimento a un ampio apparato critico e bibliografico, Scarpanti delinea il processo che tende al sottile annientamento dell'identità e che passa da un travestimento concettuale: la mercificazione fisica e valoriale, nonché affettiva, dunque il capovolgimento del paradigma della complementarità a favore di un affastellamento caotico nel quale l'Io predomina sul Sé e l'omologazione alle mode del momento ha il sopravvento sullo stato delle cose, spacciando il consumo per sentire, confondendo l'avere con l'essere.