«Immagina un vecchio di ottantacinque anni e la nipotina di pochi mesi seduta sulle sue ginocchia. Lei esplora con le mani il volto del nonno, la pelle non liscia come quella della mamma, gli tira i capelli. Lui sorride, le parla a voce bassa, più roca di quella del papà; anche lei sorride e di tanto in tanto sembra rispondere con un gorgoglio di piacere, quasi una risatina. Lei tutto osserva, tocca, accoglie o respinge, con l'attività incessante dei sensi, e proiettata verso un mondo interamente da scoprire; lui invece sfronda, riduce, elimina, è meno calato nel presente, si difende dai cattivi ricordi, rievoca quelli piacevoli, cercando di alleggerire il carico di una lunga vita. Lei è avventurosa, lui cauto. Non potrebbero essere più diversi, eppure stanno bene insieme, due facce di una stessa medaglia. Bisogni diversi ma obiettivi comuni: costruire una relazione d'amore che aiuti lei bambina a entrare in un mondo sconosciuto e lui vecchio a scoprire un possibile filo conduttore. Una relazione che si costruisce giocando, raccontando, cantando o semplicemente dormicchiando insieme».