Un piccolo saggio dedicato al Mediterraneo e a due suoi tesori: il corallo e il sale. Il sale, alimento indispensabile per la vita umana, per primo fu portato da Nasso ad oriente o da Ibiza ad occidente, seguito dal grano e dal vino. I suoi molteplici impieghi resero il prodotto plebeo e comune tanto ricercato e desiderato da diventare, nelle mani dei governanti, fonte di potenza e di benefici per il fisco, il cosiddetto "oro bianco". Il Mediterraneo infatti, sebbene piccolo, tuttavia è un mare ricco di biodiversità, tanto da ospitare il 7,5 per cento di tutte le specie marine del pianeta. Un mare pieno di meraviglie. Tra queste il primato spetta al corallo rosso, detto anche nobile, che vive solo nelle sue acque. Per millenni l'uomo l'ha considerato con una sorta di religioso o superstizioso affetto e l'ha impiegato per uso apotropaico, cioè per tener lontane le sciagure e scongiurare influenze nefaste, come medicamento, come portatore di fertilità, come afrodisiaco. Proprio per questo eccessivo utilizzo è quindi diventato merce rara e pregiatissima, per così dire "oro rosso".