Questo libro nasce dall'interesse dell'autore per un problema che considera più importante del Covid-19 e del cambiamento climatico. Si parla della incertissima evoluzione del nostro sistema di convivenza, alla quale è dedicata la prima parte del libro. Gli scritti brevi che formano la seconda parte sono dedicati ciascuno a un'unica parola, di natura tale da alimentare discussione e incomprensioni. Chiude il libro una terza parte più visionaria e divertita, in cui si rinnova brillantemente l'italica arte della satira. In qualche misura, l'impostazione del libro è suggerita dal titolo stesso - una citazione di Hannah Arendt; la scelta è stata di privilegiare l'argomentazione «politicamente scorretta», visto che del «politicamente corretto» (ormai promosso a pensiero unico) dovremmo averne fin sopra i capelli. Un libro provocatorio e spesso urticante che sovverte molti luoghi comuni e ci invita a leggere la realtà che ci circonda fuori da ogni schema precostituito.