L'apocalisse oggi è di moda, entra nelle cronache annunciandosi per date ancora malcerte ma, dicono tutti, senza più scampo. Tutt'al più il discorso può spostarsi di qualche grado approdando alla domanda: come avverrà la ormai prossima fine del mondo? Sarà a produrla un unico siluro mare-aria-terra, o quali altre armi? E che siano fatte ad arte perché si potenzino e si esaltino? Il dato di fatto assodato sembra che tutti dovremo andarcene, pur se è tuttora oggetto di complicati calcoli il tempo che dovrà trascorrere prima che l'universale esodo si compia. Intanto la necessità d'inventarci in che modo aspettarlo: facendo che, dicendo che, occupando la mente come, per ingannare - così si dice - l'attesa. Questo libretto intende venire incontro al lettore eventuale, suggerendogli brevi e brevissimi testi, per il caso che voglia leggerne qualcuno nei giorni che si destinino ad essere ancora nostri. Ricordandoci magari che Socrate se ne stette a parlare del più e del meno con discepoli e amici aspettando l'effetto della cicuta, che intanto veniva senza fretta sorseggiando.