Raccontato in prima persona, il volume testimonia le ragioni politiche della genesi del dibattito politico che negli ultimi tre anni si è avviato nelle istituzioni comunitarie, più in particolare nel Parlamento europeo, e che ha riportato in auge il tema dell'introduzione del salario minimo anche in Italia. Attraverso analisi, riflessioni e racconti, il libro pone al centro la Direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell'Unione Europea, si sofferma sui riferimenti storici della costruzione della dimensione sociale dell'Unione Europea; sui processi decisionali che hanno generato la Direttiva, raccontando anche retroscena e scenari che meglio fanno capire al lettore le dinamiche politiche che si generano attorno alla formazione della legislazione europea; sui risvolti giuridici, sociali e politici che si potranno generare nel nostro ordinamento nel momento in cui questa Direttiva verrà recepita. L'obiettivo del libro è quello di contribuire al dibattito politico italiano rispetto non solo alle ampie divergenze delle proposte del Governo e delle diverse forze politiche di opposizione, ma anche di dimostrare come la Direttiva europea sul salario minimo possa rappresentare l'occasione per promuovere nel nostro Paese quelle riforme necessarie a modernizzare il sistema delle relazioni industriali e il modello della contrattazione collettiva, affinché possano cogliere i continui cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze espresse dalle nuove tipologie professionali che stanno nascendo dalla transizione ecologica e digitale.